Asteroide a rischio impatto con la Terra: la scoperta Nasa
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L’allarme della Nasa: “Un asteroide può colpire la Terra”. I rischi per il pianeta

Sole e Terra

Gli esperti della Nasa hanno scoperto un asteroide denominato 2023 DW: il corpo celeste potrebbe schiantarsi sul nostro pianeta.

Secondo gli scienziati della Nasa la Terra è a rischio impatto con un asteroide. Questo fattore è stato inserito dai ricercatori al primo posto nell’elenco rischi. Secondo gli esperti l’asteroide avrebbe un diametro di circa 50 metri, e la sua lunghezza sarebbe equiparabile a quella di una piscina olimpionica.

La scoperta fatta dalla Nasa risale al 26 febbraio scorso. Si tratterebbe di un corpo spaziale denominato 2023 DW. La possibilità dello schianto del corpo celeste con la Terra è stata inserita all’interno dell’elenco rischi. Si tratta, nello specifico, di un catalogo di oggetti spaziali per i quali esiste la possibilità di uno schianto con la Terra. Al momento lo schianto di 2023 DW con la Terra è al primo posto nella classifica rischi.

Quando potrebbe avvenire lo schianto

Ma quando potrebbe avvenire lo schianto? Sulle dimensioni del corpo celeste gli esperti hanno riferito che “l’incertezza sulle dimensioni è grande”. Poi hanno ribadito che “i calcoli attuali mostrano che la possibilità di una collisione è estremamente improbabile”. Per quanto riguarda tutti gli altri 1.448 asteroidi presenti all’interno della lista dei rischi, il grado di scala che definisce la possibilità di schianto è pari a 0.

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Stando a quanto riferito dagli esperti dell’ESA l’asteroide avrebbe una possibilità su 607 di entrare in collisione con la Terra. Secondo gli esperti, la collisione potrebbe avvenire tra due decenni circa, non oltre. Stando alle stime dell’Agenzia spaziale europea, la collisione con l’asteroide identificato dalla Nasa potrebbe schiantarsi sul suolo terrestre nel 2046, proprio nel giorno di San Valentino.

A tal proposito il Planetary Defense Coordination Office della NASA ha dichiarato, dopo aver monitorato l’asteroide in questione, che il rischio che il corpo celeste possa colpire il nostro pianeta rimane comunque “molto basso”. Poi ha riferito su Twitter: “Spesso, quando vengono scoperti per la prima volta nuovi oggetti, sono necessarie diverse settimane di dati per ridurre le incertezze e prevedere adeguatamente le loro orbite anni nel futuro”.

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2023 9:44

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